L’Osteopatia in Italia: Un Viaggio nel Riconoscimento e nell’Integrazione

L’osteopatia, una disciplina medica alternativa che ha le sue radici nel trattamento manuale per migliorare la salute generale, ha guadagnato popolarità in tutto il mondo. Tuttavia, in Italia, il riconoscimento ufficiale dell’osteopatia è stato un percorso interessante e  complesso. In questo articolo, esploreremo l’evoluzione e lo stato attuale del riconoscimento dell’osteopatia in Italia.

Il Percorso Storico:

Per comprendere appieno la situazione attuale, è importante esaminare il percorso storico che l’osteopatia ha percorso in Italia. Sin dai suoi primi passi nel paese, l’osteopatia ha affrontato sfide e pregiudizi. Tuttavia, negli ultimi anni, si è assistito a un cambiamento significativo nella percezione e nell’accettazione di questa pratica.

L’osteopatia è già riconosciuta a pieno titolo come Professione Sanitaria in molti Paesi, quali:

Gran Bretagna; Francia; Finlandia; Sudafrica; Australia; Nuova Zelanda; Sudafrica; Svizzera; Portogallo e Islanda ed è riconosciuta appieno come sistema di Prevenzione Sanitaria, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

La Legge sulle Professioni Sanitarie:

Uno dei principali sviluppi nel riconoscimento dell’osteopatia in Italia è arrivato con la Legge sulle Professioni Sanitarie. Il 29/09/2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente della Repubblica del 7 luglio 2021, n. 131 che istituisce la Professione Sanitaria dell’osteopatia. Questa legge ha delineato i requisiti e gli standard per le professioni sanitarie non mediche, aprendo la strada per una maggiore integrazione dell’osteopatia nel sistema sanitario italiano. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare per garantire una piena e uniforme accettazione.

La Formazione degli Osteopati:

Un aspetto cruciale del riconoscimento dell’osteopatia è la formazione degli osteopati stessi.

Infatti, lo step successivo in questa fase di riconoscimento, sarà quello di definire e delineare gli standard educativi e i requisiti per la pratica dell’osteopatia in Italia.

Questo è un passo fondamentale per garantire che gli osteopati siano adeguatamente preparati e possano contribuire in modo sicuro ed efficace alla salute dei pazienti.

Ad oggi, purtroppo, esistono realtà in Italia, non conformi gli standards internazionali, ed è per questo che molti istituti di formazione si appoggiano a università europee per l’integrazione e l’ottenimento del titolo di osteopatia. Sarà di fondamentale importanza l’equipollenza dei titoli pregressi affinché coloro che hanno intrapreso percorsi di studi completi possano continuare la loro attività professionale.

La Prospettiva Attuale:

Oggi, molte persone in Italia si rivolgono all’osteopatia per affrontare una varietà di condizioni. Tuttavia, ci sono ancora ostacoli da superare per ottenere un riconoscimento completo e uniforme. L’obiettivo del riconoscimento e quello di esplorare le opinioni divergenti e le sfide che persistono nel contesto attuale e come queste influenzano la pratica quotidiana degli osteopati.

Il Futuro dell’Osteopatia in Italia:

Ci sono segnali positivi di cambiamento, ma è essenziale considerare cosa potrebbe essere fatto per accelerare il processo di riconoscimento e integrare completamente l’osteopatia nel sistema sanitario italiano.

Se anche tu credi nel diritto di riconoscere l’Osteopatia in Italia, in maniera celere, firma qui la  petizione: https://www.change.org/p/l-osteopatia-è-un-tuo-diritto-basta-proroghe-la-legge-va-attuata-adesso.

Conclusione:

In Italia, il riconoscimento dell’osteopatia è un viaggio in corso, ma che si spera sia molto vicino a tagliare la linea del traguardo. Attraverso una panoramica del passato, una valutazione della situazione attuale e una riflessione sul futuro, speriamo di gettare luce sui progressi compiuti e sulle sfide ancora da affrontare. L’integrazione completa dell’osteopatia potrebbe portare a un arricchimento significativo del panorama sanitario italiano, offrendo opzioni terapeutiche più ampie, meno invasive, e più mirate per la popolazione.